Un operaio di 24 anni è rimasto gravamente ustionato al corpo, alle braccia ed al volto...nell'ennessimo incidente sul lavoro avvenuto stamane nello stabilimento Ilva di Taranto. La sua vita - a quanto si è saputo per ora - non sarebbe in pericolo.
L'incidente è avvenuto nell'Acciaieria, nel reparto colata continua, dove poche settimane fa si era verificato un altro incidente analogo. Solo il primo luglio scorso nello stabilimento tarantino vi fu un altro incidente nel quale un operaio di una azienda appaltatrice morì schiacciato da un carico sospeso.
I sindacati hanno proclamato uno sciopero...l'ennesimo, che si concluderà alle 7 di domani nel reparto nel quale, è rimasto ustionato l'operaio. Il reparto è il 'colata continua 5 dell'Acciaieria 1.
Il cattivo funzionamento del ciclo di raffreddamento dell'impianto pare abbia rallentato la marcia che ha provocato l'incrinatura della lingottiera e una esplosione che ha fatto schizzare l'acciaio liquido.
Questo nostro concittadino si è salvato, resterà deturpato nell'anima e nel corpo, l'atro, un operaio di 45 anni, Antonio Alagni, di Taranto, dipendente della ditta appaltatrice 'P & P' di Casoria (Napoli) il 1° Luglio venne fu colpito alla testa da un gancio del peso di un quintale staccatosi da una gru che trasportava lastre angolari d'acciaio della lunghezza di 15 metri, non c'è più. Lunedi si ricomincia a lavorare...e si aspetta come maiali destinati al macello la prossima chiamata...a chi la pagliuzza più corta? E se invece di scioperare solo per un giorno si costringesse il Gruppo Riva a rivedere le regole dell'ingaggio...visto che di una guerra si tratta? quando si nominerà una "commissione esterna" per controllare metro per metro questo stabilimento obsoleto? E' necessario che le rappresentanze sindacali dei lavoratori siano presenti all'interno dello Stabilimento su 3 turni...anche la notte quando si verificano la maggior parte degli incidenti; e' necessario che i rappresenteanti degli operari partecipino alla redazione dei piani di rischio per singlo reparto e singola lavorazione. La Legge 626 esiste, va applicata e rispettata. Il ricatto occupazionale non può più essere tollerato.
(Marcello Caracciolo)
1 commento:
Caro Marcello, ti inviamo come commento il comunicato stampa del Laboratorio per la Sinistra, riguardo l'incidente di sabato notte alla CC05
Comunicato del Laboratorio per la Sinistra di Taranto riguardo l'ultimo grave infortunio all'ILVA
Questa volta servirà una dose di inventiva ben superiore al normale per cercare di attribuire le responsabilità dell'incidente all'operaio ustionato al reparto Colata Continua 5 dell'ILVA di Taranto.
Pietro Viesti, 29 anni, dal 2000 assunto in ILVA, è un operaio esperto, era all'inizio del turno e il guasto al sistema di raffreddamento era stato segnalato preventivamente.
Questa volta le responsabilità sono così chiare, così palesi che risulta piuttosto difficile nascondersi dietro al canonico dito.
Le Colate Continue sono reparti dove, se possibile, le misure di sicurezza vanno rafforzate e non eluse, come è successo per l'ennesima volta. Vogliamo ricordare che il Primo Maggio scorso, nello stesso reparto, quattro operai sono rimasti feriti sotto una pioggia di acciaio incandescente.
A fronte delle prese di posizione e delle dichiarazione a mezzo stampa dell' azienda circa l'impegno a migliorare gli standard di sicurezza ci si ritrova, con una ciclicità disarmante, a commentare gravi incidenti dalle modalità fotocopia. Il tutto ad appena un giorno di distanza dal funerale di Antonio Anagni, l'ultimo lavoratore a perdere la vita all'interno del siderurgico di Taranto. Invitiamo, per l'ennesima volta, le istituzioni, Comune , Provincia e Regione, a prendere una posizione forte e netta contro questo stillicidio continuo e costante di gravi incidenti, soprattutto alla luce del fatto che questi ultimi sono facilmenti evitabili se si ha la volontà di perdere qualche minuto di produzione per permettere ai lavoratori di operare in piena sicurezza.
Salvatore Dicorato, Andrea Summa, Giancarlo Girardi, Giovanni Pompigna, Maurizio Sarti.
Laboratorio per la Sinistra
Posta un commento