“Il 5 novembre scorso, Nichi Vendola scrisse sulla prima pagina della nostra proposta di legge una piccola dedica: “Insieme per amore di Taranto”, l’impegno è stato mantenuto, abbiamo posto fine ad una macroscopica contraddizione legislativa voluta e mantenuta dal centrodestra con il decreto legislativo 152/06 dell’allora Governo Berlusconi, con il quale si autorizza di fatto l’industria – ad eccezione degli inceneritori- ad osservare limiti scandalosi di concentrazione per le diossine nell’ordine di 10.000 nanogrammi per metro cubo, ignorando di fatto i limiti imposti dalla Comunità Europea e ribaditi nel Protocollo di Aarhus. “
“ Questo è solo il primo passo di un lungo processo di riqualificazione ambientale riguardante l’intera regione, posso già anticipare che nei prossimi giorni presenteremo ufficialmente in Regione una nuova proposta di legge con la quale disciplinare le emissioni nelle matrici aria, acqua e suolo, le emissioni diffuse negli ambienti di lavoro, le modalità di gestione di alcune attività ad alto impatto ambientale. Anche questa proposta di legge nasce da una stretta collaborazione sull’asse Comune di Taranto – Regione Puglia, le associazioni ambientaliste, il mondo della scienza e della ricerca e la cittadinanza.
Un nuovo modo di fare politica mettendo al primo posto la qualità della vita e la tutela dell’ambiente, binomio inscindibile per qualsiasi progetto di rilancio economico per il nostro territorio”.
“Ho assistito in questi giorni a giochi di prestigio da parte di alcuni esponenti del centrodestra, nel vano tentativo di giustificare la loro manifesta disaffezione politica per il territorio pugliese e di conseguenza per le sorti di migliaia di concittadini che, vittime dell’inquinamento, si ammalano quotidianamente. Disinteresse confermato dall’astensione al voto sia in Giunta che in Consiglio Regionale e dal numero incredibile di emendamenti presentati (oltre 120). Un vero peccato per Franzoso ed i suoi amici di coalizione, hanno perso un’occasione storica, i cittadini di Taranto e dell’intera Regione se ne ricorderanno a lungo”.
Insieme per amore di Taranto, scrisse Vendola – noi aggiungiamo, per amore della Puglia.