La Legge Regionale per limitare l’emissione di policorodibenzodiossine/furani in atmosfera è da oggi una realtà. La proposta di legge presentata da Sinistra Democratica – Taranto unitamente al consigliere regionale S.D. Michele Ventricelli al Governatore della Regione Puglia il 5 novembre scorso, è stata approvata in tarda serata dal Consiglio Regionale nella seduta del 16 dicembre. “Questa è una legge scritta dall’intera comunità – comunica in una nota stampa il responsabile provinciale per l’ambiente di Sinistra Democratica, Marcello Caracciolo - “per la prima volta a Taranto si è assistito alla riuscita di un processo altamente democratico che ha visto coinvolti attivamente diversi soggetti interessati alla tutela della salute e alla salvaguardia dell’ambiente, tra i quali voglio ricordare e ringraziare per le loro iniziative il Sindaco di Taranto Stèfano, il Vice Sindaco Cervellera, le associazioni ambientaliste tra le quali Peacelink, il Comitato per Taranto, Legambiente, l’A.I.L. gli iscritti al gruppo di Facebook - Salvare Taranto e la Puglia si può.. con una legge regionale - e le migliaia di cittadini che il 29 novembre scorso hanno manifestato per le strade di Taranto la loro indignazione per il disinteresse del governo centrale nei confronti di una comunità da sempre esposta ai veleni dell’industria.”
“Il 5 novembre scorso, Nichi Vendola scrisse sulla prima pagina della nostra proposta di legge una piccola dedica: “Insieme per amore di Taranto”, l’impegno è stato mantenuto, abbiamo posto fine ad una macroscopica contraddizione legislativa voluta e mantenuta dal centrodestra con il decreto legislativo 152/06 dell’allora Governo Berlusconi, con il quale si autorizza di fatto l’industria – ad eccezione degli inceneritori- ad osservare limiti scandalosi di concentrazione per le diossine nell’ordine di 10.000 nanogrammi per metro cubo, ignorando di fatto i limiti imposti dalla Comunità Europea e ribaditi nel Protocollo di Aarhus. “
“ Questo è solo il primo passo di un lungo processo di riqualificazione ambientale riguardante l’intera regione, posso già anticipare che nei prossimi giorni presenteremo ufficialmente in Regione una nuova proposta di legge con la quale disciplinare le emissioni nelle matrici aria, acqua e suolo, le emissioni diffuse negli ambienti di lavoro, le modalità di gestione di alcune attività ad alto impatto ambientale. Anche questa proposta di legge nasce da una stretta collaborazione sull’asse Comune di Taranto – Regione Puglia, le associazioni ambientaliste, il mondo della scienza e della ricerca e la cittadinanza.
Un nuovo modo di fare politica mettendo al primo posto la qualità della vita e la tutela dell’ambiente, binomio inscindibile per qualsiasi progetto di rilancio economico per il nostro territorio”.
“Ho assistito in questi giorni a giochi di prestigio da parte di alcuni esponenti del centrodestra, nel vano tentativo di giustificare la loro manifesta disaffezione politica per il territorio pugliese e di conseguenza per le sorti di migliaia di concittadini che, vittime dell’inquinamento, si ammalano quotidianamente. Disinteresse confermato dall’astensione al voto sia in Giunta che in Consiglio Regionale e dal numero incredibile di emendamenti presentati (oltre 120). Un vero peccato per Franzoso ed i suoi amici di coalizione, hanno perso un’occasione storica, i cittadini di Taranto e dell’intera Regione se ne ricorderanno a lungo”.
Insieme per amore di Taranto, scrisse Vendola – noi aggiungiamo, per amore della Puglia.
“Il 5 novembre scorso, Nichi Vendola scrisse sulla prima pagina della nostra proposta di legge una piccola dedica: “Insieme per amore di Taranto”, l’impegno è stato mantenuto, abbiamo posto fine ad una macroscopica contraddizione legislativa voluta e mantenuta dal centrodestra con il decreto legislativo 152/06 dell’allora Governo Berlusconi, con il quale si autorizza di fatto l’industria – ad eccezione degli inceneritori- ad osservare limiti scandalosi di concentrazione per le diossine nell’ordine di 10.000 nanogrammi per metro cubo, ignorando di fatto i limiti imposti dalla Comunità Europea e ribaditi nel Protocollo di Aarhus. “
“ Questo è solo il primo passo di un lungo processo di riqualificazione ambientale riguardante l’intera regione, posso già anticipare che nei prossimi giorni presenteremo ufficialmente in Regione una nuova proposta di legge con la quale disciplinare le emissioni nelle matrici aria, acqua e suolo, le emissioni diffuse negli ambienti di lavoro, le modalità di gestione di alcune attività ad alto impatto ambientale. Anche questa proposta di legge nasce da una stretta collaborazione sull’asse Comune di Taranto – Regione Puglia, le associazioni ambientaliste, il mondo della scienza e della ricerca e la cittadinanza.
Un nuovo modo di fare politica mettendo al primo posto la qualità della vita e la tutela dell’ambiente, binomio inscindibile per qualsiasi progetto di rilancio economico per il nostro territorio”.
“Ho assistito in questi giorni a giochi di prestigio da parte di alcuni esponenti del centrodestra, nel vano tentativo di giustificare la loro manifesta disaffezione politica per il territorio pugliese e di conseguenza per le sorti di migliaia di concittadini che, vittime dell’inquinamento, si ammalano quotidianamente. Disinteresse confermato dall’astensione al voto sia in Giunta che in Consiglio Regionale e dal numero incredibile di emendamenti presentati (oltre 120). Un vero peccato per Franzoso ed i suoi amici di coalizione, hanno perso un’occasione storica, i cittadini di Taranto e dell’intera Regione se ne ricorderanno a lungo”.
Insieme per amore di Taranto, scrisse Vendola – noi aggiungiamo, per amore della Puglia.
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