martedì 16 dicembre 2008

La Legge Regionale per limitare le "diossine" è stata approvata!!


La Legge Regionale per limitare l’emissione di policorodibenzodiossine/furani in atmosfera è da oggi una realtà. La proposta di legge presentata da Sinistra Democratica – Taranto unitamente al consigliere regionale S.D. Michele Ventricelli al Governatore della Regione Puglia il 5 novembre scorso, è stata approvata in tarda serata dal Consiglio Regionale nella seduta del 16 dicembre. “Questa è una legge scritta dall’intera comunità – comunica in una nota stampa il responsabile provinciale per l’ambiente di Sinistra Democratica, Marcello Caracciolo - “per la prima volta a Taranto si è assistito alla riuscita di un processo altamente democratico che ha visto coinvolti attivamente diversi soggetti interessati alla tutela della salute e alla salvaguardia dell’ambiente, tra i quali voglio ricordare e ringraziare per le loro iniziative il Sindaco di Taranto Stèfano, il Vice Sindaco Cervellera, le associazioni ambientaliste tra le quali Peacelink, il Comitato per Taranto, Legambiente, l’A.I.L. gli iscritti al gruppo di Facebook - Salvare Taranto e la Puglia si può.. con una legge regionale - e le migliaia di cittadini che il 29 novembre scorso hanno manifestato per le strade di Taranto la loro indignazione per il disinteresse del governo centrale nei confronti di una comunità da sempre esposta ai veleni dell’industria.”
“Il 5 novembre scorso, Nichi Vendola scrisse sulla prima pagina della nostra proposta di legge una piccola dedica: “Insieme per amore di Taranto”, l’impegno è stato mantenuto, abbiamo posto fine ad una macroscopica contraddizione legislativa voluta e mantenuta dal centrodestra con il decreto legislativo 152/06 dell’allora Governo Berlusconi, con il quale si autorizza di fatto l’industria – ad eccezione degli inceneritori- ad osservare limiti scandalosi di concentrazione per le diossine nell’ordine di 10.000 nanogrammi per metro cubo, ignorando di fatto i limiti imposti dalla Comunità Europea e ribaditi nel Protocollo di Aarhus. “
“ Questo è solo il primo passo di un lungo processo di riqualificazione ambientale riguardante l’intera regione, posso già anticipare che nei prossimi giorni presenteremo ufficialmente in Regione una nuova proposta di legge con la quale disciplinare le emissioni nelle matrici aria, acqua e suolo, le emissioni diffuse negli ambienti di lavoro, le modalità di gestione di alcune attività ad alto impatto ambientale. Anche questa proposta di legge nasce da una stretta collaborazione sull’asse Comune di Taranto – Regione Puglia, le associazioni ambientaliste, il mondo della scienza e della ricerca e la cittadinanza.
Un nuovo modo di fare politica mettendo al primo posto la qualità della vita e la tutela dell’ambiente, binomio inscindibile per qualsiasi progetto di rilancio economico per il nostro territorio”.
“Ho assistito in questi giorni a giochi di prestigio da parte di alcuni esponenti del centrodestra, nel vano tentativo di giustificare la loro manifesta disaffezione politica per il territorio pugliese e di conseguenza per le sorti di migliaia di concittadini che, vittime dell’inquinamento, si ammalano quotidianamente. Disinteresse confermato dall’astensione al voto sia in Giunta che in Consiglio Regionale e dal numero incredibile di emendamenti presentati (oltre 120). Un vero peccato per Franzoso ed i suoi amici di coalizione, hanno perso un’occasione storica, i cittadini di Taranto e dell’intera Regione se ne ricorderanno a lungo”.
Insieme per amore di Taranto, scrisse Vendola – noi aggiungiamo, per amore della Puglia.

giovedì 11 dicembre 2008

Non chiamatele morti bianche..il sangue è di colore rosso da sempre.


Questa notte è morto all'ILVA di Taranto Paurovic Zigmontian, dipendente della ditta Pirson. Mentre smontava alcune parti dell'altoforno n° 4 è stato colpito dal braccio di una gru ed è precipitato al suolo da un'altezza di 14 metri. E' morto sul colpo facendo salire a 3 le vittime all'interno dell'ILVA dall'inizio dell'anno e anche in questa occasione si tratta di un lavoratore dell'appalto. Il 1° luglio scorso la stessa sorte era toccata ad Antonio Alagni, 45 anni di Taranto, dipendente della ditta appaltatrice 'P & P' di Casoria (Napoli), venne colpito alla testa da un gancio del peso di un quintale staccatosi da una gru che trasportava lastre angolari d'acciaio.
La lunga scia di sangue continua a stendersi su una comunità che appare sempre più "vittima sacrificale". Si muore per un pezzo di pane, lavorando in condizioni che escludono ogni più elementare forma di tutela dei lavoratori. La legge 626 continua ad essere solo un insieme di "cartacce" da compilare e tenere nel cassetto per essere esibite in fase di controllo, ma da li ad applicare in maniera rigida le "procedure di sicurezza" ne passa...
  • E' necessario che le rappresentanze sindacali dei lavoratori siano presenti all'interno dello Stabilimento su 3 turni..."anche la notte" quando si verificano la maggior parte degli incidenti;
  • E' necessaria la formazione e l'impiego di "operai addetti alla sicurezza" in ogni reparto e su ogni turno di lavorazione, per la verifica del corretto uso ed applicazione costante dei sistemi di protezione individuali e collettivi durante le lavorazioni. Gli stessi dovranno essere dotati di rilevatori portatili di gas e sistema telematico collegato direttamente con l' ARPA Puglia.
  • E' necessario che i rappresentanti degli operari partecipino alla redazione dei piani di rischio per singolo reparto e singola lavorazione. La Legge 626 esiste, va applicata e rispettata.

Nessun ritardo può essere ulteriormente tollerato .....

Domani durante lo sciopero generale indetto dalla GGIL noi saremo a Bari per fare sentire forte la nostra voce. C'è bisogno di nuove regole... c'è bisogno di unirci a sinistra.
(Marcello Caracciolo)

venerdì 5 dicembre 2008

Lettera al Presidente del Consiglio

Al Presidente del Consiglio – On.le S. Berlusconi
tramite e p.c.
Al Presidente della Regione Puglia – Dott. Nichi Vendola
Al Sindaco di Taranto – Dott. Ippazio Stèfano
Al Sindaco di Statte – Dott. Angelo Miccoli
All’Eurodeputato di Sinistra Democratica Dott. Claudio Fava
-> Organi di informazione;

Taranto 11 dicembre 2008

Argomento: Emergenza “diossina” settore ovino-caprino.

Come ben noto, è iniziata ieri a Taranto e Statte (TA) la triste operazione riguardante l’abbattimento delle greggi (circa 1600 capi) contaminate da diossina. Le Aziende interessate dalla procedura di emergenza messa in atto dalla Regione Puglia tramite la ASL locale, vedono così svanire in poche ore il lavoro di tanti anni. Come ben noto, oltre al mancato introito dato dalla produzione annuale di latte e derivati, in questo periodo di festività natalizie l’attività degli allevamenti sarebbe stata concentrata sulla vendita delle carni. Da diversi mesi interi nuclei familiari direttamente impegnati nelle aziende agricole interessate dal caso “diossina”, sono forzatamente “disoccupati”. Da una prima stima, circa 60 unità direttamente coinvolte, sono praticamente senza lavoro.
Per quelle Aziende interessate dal provvedimento sanitario, oltre al settore ovino-caprino (praticamente cancellato con l’abbattimento dei capi), risulta essere gravemente compromesso anche il comparto agricolo, oggetto di una dequalificazione dei prodotti coltivati all’interno delle stesse Aziende. In attesa che le analisi di laboratorio attualmente in corso, attribuiscano le “responsabilità di terzi” e si possa intraprendere un iter risarcitorio, che come prevedibile si concluderà tra diversi anni, appare doveroso un duplice intervento:

a) Atteso che le greggi da pascolo sono state abbattute in quanto risultate contaminate da “diossina” di origine industriale (a tal proposito si ricorda che nella zona insistono ben 5 impianti industriali di interesse nazionale) il Governo Centrale, di concerto con la Regione Puglia (che ha già stanziato circa 160.000 euro per le spese di trasporto, abbattimento e smaltimento) ed i Comuni interessati all’emergenza, adotti i provvedimenti economici straordinari che il caso richiede, per la salvaguardia dell’occupazione e delle attività produttive interessate dall’evento.
b) A tutela e salvaguardia della salute umana, vengano effettuate con l’immediatezza che la situazione richiede e che la legge impone, idonee e complete indagini sanitarie sugli abitanti e sui lavoratori impegnati all’interno delle masserie e delle aziende interessate dal provvedimento sanitario.

L’Eurodeputato Dott. Claudio Fava che legge per conoscenza, è invitato a voler informare dell’evento il Parlamento Europeo intraprendendo le azioni che riterrà più opportune.


Cordiali saluti

Marcello Caracciolo
Coord.re Provincale Ambiente - Taranto
Sinistra Democratica

Una Legge Regionale per ridare colore al nostro cielo, al nostro mare..

"Salvare Taranto e la Puglia si può...con una legge regionale". La scorsa estate era solo una bozza di progetto, il 5 novembre scorso, Sinistra Democratica lo ha presentato a Nichi Vendola come proposta di legge mettendolo a disposizione della Giunta. Uno degli articoli contenuti nel disegno di legge,quello riguardante la riduzione delle diossine, ha iniziato il cammino verso l'approvazione del Consiglio Regionale, il primo passo è stato fatto. Per chi in quese ore si "affanna" a recriminare presunte paternità su "emendamenti di singoli gruppi politici presentati autonomamente in seno alla commisisone ambiente", voglio precisare che basta leggere la rassegna stampa del 6 novembre ultimo scorso (presente in questo blog) per mantenere viva la "memoria". A questo progetto, non ancora concluso, non ho lavorato da solo. Voglio ricordare il fattivo contributo di Associazioni come Legambiente, Peacelink, Comitato per Taranto, A.I.L. e tanti professionisti che da Taranto e da tutta l'Italia, continuano a fornire preziosi suggerimenti tecnici e scientifici. L'articolato, la presentazione che accompagna il disegno di legge e due dei tre allegati sono già ultimati, contiamo di poterlo presentare al protocollo regionale prima di Natale.

(Marcello Caracciolo)

domenica 9 novembre 2008

PRESENTATA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE



SINISTRA DEMOCRATICA PRESENTA A VENDOLA LA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE “ANTIDIOSSINA”.
Taranto 06 novembre 2008
Ieri mattina a Bari, si è tenuto un incontro tra la delegazione pugliese di Sinistra Democratica ed il Governatore della Regione Puglia Niki Vendola, nel corso del quale, Marcello Caracciolo - Responsabile Provinciale Ambiente di Sinistra Democratica Taranto - ha presentato ufficialmente una proposta di Legge Regionale per “il controllo e la regolamentazione delle emissioni industriali in atmosfera”.
La proposta di legge, messa a disposizione del Consiglio Regionale intende contribuire fattivamente alla soluzione dell’annoso problema dell’inquinamento ambientale che da oltre 40 anni affligge Taranto e altre aree della Regione Puglia.
“Oltre a fissare valori limite per i più pericolosi inquinanti persistenti come ad esempio le tristemente famose diossine, vengono stabilite le nuove direttive da applicare anche in ambienti di lavoro dove i valori limite per concentrazione di inquinanti sono risultati essere superiori a quelli stabiliti dalla Comunità Europea, quali ad esempio le cokerie ed in generale gli impianti di sinterizzazione, agglomerati,raffinerie, cementifici e centrali elettriche che con le emissioni diffuse non convogliate restano il maggior problema fin qui irrisolto, - dichiara Marcello Caracciolo che ha materialmente redatto la proposta di legge – le concentrazioni limite per la diossina in due anni dovranno attestarsi a 0,4 ng TEQ/m3 , per poi arrivare a 0,1 ng TEQ/m3 così come già indicato dalla Comunità Europea ed applicato in altre nazioni industrializzate come ad esempio la Germania.”
“La tutela della salute è il fine del sistema sanitario regionale, da questo articolo dello Statuto Regionale, prende spunto la nostra proposta di legge. Il rilancio economico-occupazionale della Puglia non può non tenere conto del gravissimo stato di degrado ambientale di un territorio martoriato. Qui si produce il 92% della diossina italiana e ben l’8,8 % di quella europea, diversi chilogrammi accumulati nel tempo che rischiamo di lasciare in eredità alle future generazioni. E’ una colpa inammissibile, troppo grave per chiunque abbia una coscienza civile ed un briciolo residuo di umanità”.
All’incontro con Vendola, per Sinistra Democratica, oltre a Marcello Caracciolo erano presenti il Consigliere Regionale Dott. Michele Ventricelli, il Coordinatore Provinciale di Taranto Dott. Gianfranco Murri e la Prof.ssa Marilena DINOI Consigliere Provinciale di Taranto e Membro della Direzione Nazionale. Una copia della proposta di legge è stata inviata anche al Segretario Nazionale di Sinistra Democratica Dott. Claudio Fava, Europarlamentare, il quale nei prossimi giorni interesserà della vicenda “Taranto” il Parlamento Europeo e la Commissione Ambiente sollecitando un intervento tempestivo della stessa.

Ma vediamo nel dettaglio le principali novità contenute nella proposta di legge;
L’adozione delle migliori tecnologie disponibili (BAT) data la gravità della situazione ambientale accertata in aree come ad es. Brindisi, Taranto e Statte dovrà avvenire prescindendo dalle logiche di “compatibilità economica” mirando sempre alla scelta delle migliori tecnologie in assoluto, dando quindi priorità alla salvaguardia della salute e dell’ambiente anche nella piena applicazione del principio di precauzione;
Come da decisione del Consiglio 2004/259/CE riguardante il limite di emissione di “diossina”:
Il limite regionale sarà fissato a 1 ng/M3 TEQ/M3 da raggiungere entro il 31.12.2009, per poi scendere a 0,4 ng/M3 TEQ/M3 entro il 31.12.2010 e a 0,1 ng/M3 TEQ/M3 entro la fine del 2011.
Nuove modalità di stoccaggio e movimentazione di polveri di carbone ed altri minerali in cumuli, il divieto di stoccaggio all’aperto degli stessi per impedire così la diffusione nell’ambiente circostante;
Gli impianti sottoposti ad A.I.A. (autorizzazione integrata ambientale) dovranno dotarsi , (o adeguare quelli esistenti) di sistemi di controllo, verifica ed analisi idonei a garantire 24 ore su 24 il monitoraggio degli inquinanti rilasciati. Detti sistemi dovranno essere nella piena disponibilità degli organi di controllo che ne avranno accesso senza alcun preavviso.
I dati rilevati dalle analisi continue dovranno essere pubblicati e costantemente aggiornati, sui rispettivi siti web da ARPA Puglia, Regione Puglia, Comuni e Province interessati, con piena disponibilità di accesso ai dati raccolti per i cittadini, come previsto dal Protocollo di Aarhus.
Il raggiungimento ed il costante mantenimento dei limiti di legge sarà propedeutico al mantenimento o al rilascio dell’A.I.A. (autorizzazione integrata ambientale);
Valori limite specifici per gli inceneritori di rifiuti urbani e pericolosi ospedalieri e disciplina per l’impiego dei materiali considerati “ prodotti/rifiuto” impiegati nei processi di combustione come “combustibili alternativi”.

marcello caracciolo

giovedì 23 ottobre 2008

Mobilitazione Generale della Città di Taranto e della sua Provincia.




Il rilancio economico-occupazionale dell’intera area jonica non può non tenere conto del gravissimo stato di degrado ambientale di un territorio martoriato da oltre 40 anni, una città e la sua provincia avviluppati dai tentacoli mortali di un complesso industriale che annovera l’ILVA - il più grande centro siderurgico d’Europa– una gigantesca raffineria petrolifera, cementifici e centrali elettriche a carbone, tutti insieme come muscoli intorno alle ossa, come corteccia intorno al tronco. I risultati tangibili di una politica bieca, che per questa comunità suona le sue campane a morto con il Decreto Legislativo 152/96 a firma dell’allora Presidente del consiglio Berlusconi, sono oramai di dominio mondiale. Gli ultimi drammatici accadimenti, ci raccontano di tragedie che coinvolgono adolescenti colpiti da tumori, donne che hanno nel latte materno concentrazioni elevatissime di diossina, la stessa ritrovata nel latte di pecore, formaggi ed acqua sorgiva. I dati ufficiali di ARPA Puglia, dell’INES (inventario nazionale delle emissioni e loro sorgenti) sono sconvolgenti. Taranto è paragonata dalla comunità scientifica a città della Cina come Linfen — (Toxic Linfen), o la romena Copsa Mica, le città più inquinate del mondo per emissioni industriali. Qui “si produce” il 92% della Diossina italiana e ben l’8,8 di quella totale Europea, diversi chilogrammi accumulati nel tempo in eredità per i nostri figli che continuano ad ammalarsi e a morire. La proposta di Legge Regionale, che presenteremo tramite i nostri consiglieri accompagnandola alle firme che inizieremo a raccogliere nei prossimi giorni, vuole risolvere “definitivamente” il problema legato alla condizione degli assurdi e permissivi limiti di emissione, adeguandoci invece a quanto dettato dalla Comunità Europea per un radicale abbattimento e controllo delle emissioni ed immissioni inquinanti dell’industria. Ci sono norme e leggi Europee che fissano limiti ben precisi relativamente a specifici inquinanti prodotti dagli impianti industriali,(tra i quali Diossina, Benzene, Piombo, Mercurio, ecc..). Non è logico quindi che solo l’Italia, peraltro firmataria di quegli accordi, (tra i quali Aarhus del 24 giugno 1998), continui in una politica che premia solo il profitto industriale di pochi a discapito della salute di tutti. Non ci stancheremo di ripetere quanto già evidenziato nel corso delle nostre innumerevoli iniziative sull’ambiente come “Taranto..dica 33”, e come oramai sostenuto fermamente dal mondo scientifico ed ambientalista: in questa città si muore per cancro come in nessuna altra parte d’Europa. Negli ultimi 10 anni leucemie, mielomi e linfomi sono aumentati del 40% , ma mentre gli altri paesi membri dell’Unione Europea hanno applicato da tempo i limiti stabiliti, indicando i valori delle emissioni di diossina tra 0,4 e 0,2 nanogrammi, l’Italia continua — come tristemente dimostrato anche in questi giorni a Bruxelles — a seguire strategie fuori da ogni logica di tutela della salute dei cittadini, fissando tale limite a ben 10.000 ng/m3 di concentrazione totale permettendo, anche al Gruppo Riva, di continuare a diffondere nell’ambiente concentrazioni di diossina in media pari a 6,9 ng/m3 — tossicità equivalente— con picchi di 8,3 ng/m3. La Germania, con grandi industrie siderurgiche sul territorio, ha fissato tale limite a 0,1 ng/m3 , il Friuli Venezia Giulia, con una legge Regionale a 0,4 ng./m3. Per questo giorno 29 novembre invitiamo a scendere in piazza al nostro fianco il mondo del lavoro, la scuola e l’università, le associazioni ambientaliste, i sindacati ed i pensionati, le forze democratiche dell’area jonica. Tutti uniti per chiedere a gran voce che si ponga fine a questo stato di cose con una Legge Regionale, perché a questo punto non c’è più nessuna differenza tra l’indifferenza con la quale si uccideranno nei prossimi giorni oltre 1200 pecore ed agnelli contaminati da Diossina ed i cittadini che ogni anno allo stesso modo si ammalano e muoiono di cancro.

Marcello CARACCIOLO — Coordinatore Provinciale Ambiente (Sinistra Democratica Taranto)
Info e adesioni: www.marcellocaracciolo.blogspot.com Email: marcellocaracciolo@virgilio.it
Coordinamento Provinciale Sinistra Democratica—Taranto, via G.Messina,52 Tel.099 4793397

martedì 21 ottobre 2008

Sequestro inceneritore MARCEGAGLIA a Modugno - Le reazioni

Si continua a mortificare un territorio devastato dalla grande industria.Mentre Bari intensifica la racccolta differenziata dall'altra parte si continua a costruire "distributori permanenti di diossina". Questo è la linea del Governo Berlusconi: Termovalorizzatori, Centrali Nucleari, discariche nei centri abitati e nessun programma di riduzione C02.

venerdì 26 settembre 2008

QUANDO SI TRATTA DI "REGALI" RIVA E' SEMPRE LI...

Se l' I.R.I. regala l'Italsider (oggi ILVA)...Riva c'è....
Se Berlusconi regala l'Alitalia.....Riva c'è
Se parliamo di sicurezza sul lavoro, di una città distrutta dall'inquinamento...Riva è assente!!

giovedì 10 luglio 2008

Salviamo questo bambino...

Aiutatemi a salvare questo bambino..postate i vostri commenti, li invierò tutti alle più "Alte Cariche dello Stato" unitamente al filmato chiedendo che questo piccolo sia dato in affidamento a gente che insegna amore e non odio..On.le FINI..giù le mani dai bambini !!!!

domenica 6 luglio 2008

Bollettino di Guerra: ILVA di Taranto...oggi solo un ferito grave...



Un operaio di 24 anni è rimasto gravamente ustionato al corpo, alle braccia ed al volto...nell'ennessimo incidente sul lavoro avvenuto stamane nello stabilimento Ilva di Taranto. La sua vita - a quanto si è saputo per ora - non sarebbe in pericolo.
L'incidente è avvenuto nell'Acciaieria, nel reparto colata continua, dove poche settimane fa si era verificato un altro incidente analogo. Solo il primo luglio scorso nello stabilimento tarantino vi fu un altro incidente nel quale un operaio di una azienda appaltatrice morì schiacciato da un carico sospeso.
I sindacati hanno proclamato uno sciopero...l'ennesimo, che si concluderà alle 7 di domani nel reparto nel quale, è rimasto ustionato l'operaio. Il reparto è il 'colata continua 5 dell'Acciaieria 1.
Il cattivo funzionamento del ciclo di raffreddamento dell'impianto pare abbia rallentato la marcia che ha provocato l'incrinatura della lingottiera e una esplosione che ha fatto schizzare l'acciaio liquido.
Questo nostro concittadino si è salvato, resterà deturpato nell'anima e nel corpo, l'atro, un operaio di 45 anni, Antonio Alagni, di Taranto, dipendente della ditta appaltatrice 'P & P' di Casoria (Napoli) il 1° Luglio venne fu colpito alla testa da un gancio del peso di un quintale staccatosi da una gru che trasportava lastre angolari d'acciaio della lunghezza di 15 metri, non c'è più. Lunedi si ricomincia a lavorare...e si aspetta come maiali destinati al macello la prossima chiamata...a chi la pagliuzza più corta? E se invece di scioperare solo per un giorno si costringesse il Gruppo Riva a rivedere le regole dell'ingaggio...visto che di una guerra si tratta? quando si nominerà una "commissione esterna" per controllare metro per metro questo stabilimento obsoleto? E' necessario che le rappresentanze sindacali dei lavoratori siano presenti all'interno dello Stabilimento su 3 turni...anche la notte quando si verificano la maggior parte degli incidenti; e' necessario che i rappresenteanti degli operari partecipino alla redazione dei piani di rischio per singlo reparto e singola lavorazione. La Legge 626 esiste, va applicata e rispettata. Il ricatto occupazionale non può più essere tollerato.

(Marcello Caracciolo)

sabato 5 luglio 2008

Martedì 8 Luglio tutti in Piazza Navona a Roma


Martedi 8 luglio è un bel giorno per scendere in piazza.

I motivi e le ragioni che ci muovono a percorrere mezza Italia sono tanti, decreti legge e azioni di forza sono il pane quotidiano in questi primi mesi di governo. Ma noi non possiamo lasciare supinamente il Paese nelle mani di una destra tracotante, arrogante e fascista. Ogni giorno che passa mi convinco sempre più che il piano P2 sia quasi del tutto realizzato. Televisioni e giornali sotto il pieno e totale controllo di una sola persona, impunità per quello che ha fatto e quello che farà finchè deciderà di esserci, no alle intercettazioni telefoniche, sospensione dei processi per attuare un'amnistia occulta, uso dell'esercito in sostituzione degli accordi europei di partecipazione cittadina nelle decisioni che riguardano la collettività, impronte digitali a chi è di razza diversa, discriminazione razziale e centri di prima accoglienza trasformati il carceri a lungo termine, ripristino dell'illegalità nei contratti di lavoro dipendente, paralisi degli atenei, della ricerca, ritorno al nucleare, scelta della guerra come risoluzione dei problemi internazionali. La risposta rilasciata dal "ducetto di Arcore" al Tg1 di ieri, 5 Luglio è stata: "Il Premier si salva da solo..perchè oramai ha raggiunto una autorevolezza tale che gli permette di non considerare niente e nessuno...." Se per capire che è in corso un "dolce colpo di stato" avete bisogno di essere obbligati a partecipare alle "adunate oceaniche" il sabato mattina in Piazza Venezia....

(marcello caracciolo)

giovedì 24 aprile 2008

mercoledì 23 aprile 2008

Un braccialetto per tutte le...stagioni


Credo che l'esperimento sia quasi riuscito, l'uomo nuovo, il Veltrusconi prende finalmente forma..oramai parlano la stessa lingua, hanno gli stessi programmi, ed ora un braccialetto per tutti i cittadini. Forse presto lo vedremo a Ponte Milvio, insieme ai catenacci con le loro iniziali...è nato un vero amore..

Ieri sera a Ballarò il candidato sindaco Rutelli lo presentava come la vera novità...Alemanno rideva sarcastico (ma aveva lo sguardo invidioso per cotanto genio...) Peccato che entrambi non sapessero che il "braccialetto antistupro" come idea malsana appartiene al genietto di Formigoni il quale è pronto a farlo produrre con i soldi dei contribuenti della Regione Lombardia..dice con poche centinaia di euro al pezzo... Unica controindicazione: chi lo indossa è monitorato e controllato 24 ore su 24 !! La privacy del cittadino è un'optional per i cultori del Big Brother...

Ritieni che prendere le impronte ai bambini Rom sia...

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La mia foto
Taranto, Italy
Coordinatore Provinciale per l'Ambiente di Sinistra Democratica - Taranto.